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passeggiate, sci, sport invernali, parco nazionale dei Monti Sibillini, Marche, Umbria, Appennini

discesa a Casali
la Val di Panico
  1. la Val di Panico e la sorgente
  2. Forcella della Neve e Forca della Cervara
  3. salita a Pizzo Tre Vescovi dalla F.te Angagnola
  4. discesa a Casali dalla F.te Scentelle
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Alle ore 13:50 siamo già alla porta del rifugio del Fargno dove ci concediamo senza riserve un abbondantissimo pranzo a base delle specialità montane cucinate in maniera casereccia dai gestori del locale. La Val di Panico vista da qui appare dolce e senza difficoltà, ma noi conosciamo bene l'impegno che occorre per risalirla!
Dopo la lunga sosta iniziamo a percorrere la strada in direzione Visso (verso sinistra venendo dal rifugio). Il percorso è facile, e ci godiamo il panorama del Monte Bove alla nostra sinistra senza rischiare di inciampare.
Tuttavia cerchiamo sempre tra le erbe e gli arbusti in fiore l'imbocco di una stradina (detta "del rimboschimento") che ci ricondurrà a Casali senza essere costretti a percorrere i 14 Km della strada carreggiabile. Non fatichiamo molto a trovarla, e ci buttiamo così in una ripida discesa che ci consentirà di annullare il più brevemente possibile i metri di dislivello che separano il rifugio del Fargno da Casali di Visso.
Con meraviglia ci accorgiamo che la calata è veramente interminabile: per fortuna il trocco di Fonte Scentelle ci rinfresca le idee e ci consente una breve pausa in pianura.
Sempre più giù. La nostre gambe severamente provate dagli sforzi in salita ora sono ulteriormente fiaccate dalla pendenza della china. Ci sembra di planare verso una immaginaria pista di atterraggio perduta nella valle.
Intanto il tempo trascorre, e la luna già sorta dietro il Monte Bove ci ricorda che stiamo scendendo da molto tempo. Guardiamo ripetutamente i nostri orologi, e uno sguardo basta per rimproverarci che forse era meglio non trattenersi troppo al rifugio.
L'asprezza della carrareccia si ingentilisce e imbocchiamo una più ampia e frequentata stradina. Un'altra sosta ad un trocco, un rapido sguardo all'alta Val Nerina...
e poi finalmente torniamo alla macchina. Siamo stanchi e frastornati dalla lunga camminata, dal caldo improvvisamente tornato, dal dislivello rapidamente superato, ma siamo sicuri che vivere una giornata così VALE SEMPRE LA PENA!
Sito e grafica by Paolo Grifantini
Testi e commenti by Marco Scarinci
Foto by Paolo Grifantini & Marco Scarinci
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