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passeggiate, sci, sport invernali, parco nazionale dei Monti Sibillini, Marche, Umbria, Appennini

In viaggio verso Acquacanina
M.te Rotondo dalla Valle del Rio Sacro
  1. La Partenza
  2. Il lungofiume
  3. Dalla faggeta ai prati di montagna
  4. Salita a M.te Rotondo
  5. Discesa verso il Fargno
Percorso e dislivelli Partenza: oltrepassato l'abitato di Acquacanina, in direzione Bolognola, raggiungete l'abitato di Vallecanto e parcheggiate la vostra auto al primo tornante; siete a ca 750m slm. Da lì troverete un sentiero che scende alla vostra dx, chiuso da una sbarra.
Oltrepassate la sbarra, e scendete lungo il sentiero fino a raggiungere il fiume Fiastrone (è il sentiero n. 1 sulla Carta del Parco). Proseguite lungo la carrareccia ed attraversate il fiume passando sul ponte; da lì la stradina risale dolcemente lungo il corso del torrente Rio Sacro, passando attraverso le gole della splendida omonima vallata.
Ad un certo punto vi ritroverete alla fine di questo largo sentiero (ve ne accorgerete vedendo l'erba alta): alle vostre spalle uno stretto sentiero sale nella faggeta: questo sentiero è indicato da degli 'omini', ovvero dei mucchi di pietre lasciate a scopo indicativo.
Il sentiero sale nella faggeta ombrosa piuttosto ripidamente. Quando uscirete dalla faggeta sarete a ca. 1400m di quota; da lì il sentiero continua a salire, ma più dolcemente: fate attenzione all'erba alta.
Ad un certo punto vi ritroverete su un valico: in fondo, di fronte a voi, potete vedere il Casale Gasparri. Raggiungetelo, ed approfittate della fonte accanto.
Dopo esservi riposati, proseguite per il sentiero che sale dal Casale Gasparri fin verso il valico di fronte a voi, tra il M.te Rotondo ed il M.te Croce di M.te Rotondo (che formano una caratteristica 'U'). Giunti al valico, vi troverete di fronte la parete rocciosa del Bove Nord, e sotto di voi la strada del Fargno: se siete stanchi la potete percorrere sulla sx fino al rifugio; altrimenti, alla vostra sx troverete il sentiero che sale al M.te Rotondo (sentiero 1F).
Se decidete di salire al M.te Rotondo, una ripida ma non troppo lunga salita vi porterà dai 1800m del valico ai 2102m della vetta. Da lì potete scendere per il sentiero 16 che vi farà scendere dritti verso il Rifugio.
Dal Rifugio, per tornare indietro prendete la strada del Fargno (sentiero n.12) fino alla Pintura di Bolognola: da lì per tornare ad Acquacanina, vi potete servire dei mezzi pubblici (tutti i giorni esclusa la domenica, consultate gli orari!), di un'altra auto che avete lasciato prima di iniziare l'escursione, o dell'autostop...
Dislivello totale in salita: 1500m

Consigli Difficoltà: medio-alta.
Tempo di percorrenza totale: 10 ore a passo "turistico".
Per i bambini attenzione alla quota, e l'escursione 'completa' è comunque troppo lunga per loro. Attenzione a calcolare bene i tempi e le energie, è una lunga camminata!
Si raccomandano la carta del Parco e soprattutto le scorte idriche per la tratta iniziale (lungo il percorso incontrerete una sorgente al Casale Gasparri dopo 4 ore di cammino; poi potete rifornirvi anche al Rifugio del fargno).
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Ci destiamo nel cuore della notte. Il silenzio non è ancora rotto dal rumore degli uomini, ma dal clamore degli uccelli mattutini, che ci accompagna mentre rapidamente controlliamo i nostri zaini. In poco tempo siamo in macchina e percorriamo le strade vuote di Camerino. Sono le ore 5:45. Il sole non è ancora sorto ma la luna sta tramontando dietro il Monte di Massa.
In poco tempo giungiamo a Fiastra. Ora dalla strada possiamo scorgere l'acqua quieta del lago che rispecchia i primi raggi del sole; il cielo terso è preludio di una mattina luminosa.
Sullo sfondo ci appaiono antichi ruderi: la gloria e il vigore degli antichi uomini tra queste montagne non saranno ancora dimenticati.
Con la macchina arriviamo ad Acquacanina e proseguiamo ancora un po' prima di trovare sulla destra una strada non asfaltata chiusa da una sbarra. Ci guardiamo intorno. Sulla sinistra si trova il Monte Cacamillo
mentre davanti a noi si apre la Valle del Rio Sacro. Sistemiamo gli zaini sulle spalle e ci accingiamo a partire. Sono le ore 6:18 e siamo a 700m slm
Il fondovalle resta inaccessibile agli arditi raggi di sole che per il momento riescono a brandire solo le vette. I nostri passi si dirigono verso il fiume Fiastrone che rumoreggia più in basso; se guardiamo in alto le vette ci sovrastano: da qui anche il Sasso della Costeccia appare lontanissimo e inaccessibile.
Sito e grafica by Paolo Grifantini
Testi e commenti by Marco Scarinci
Foto by Paolo Grifantini & Marco Scarinci
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