da Rapegna al Fosso di Pian Falcone
Al M.te Lieto per la Valle di Rapegna | |
Percorso e dislivelli
Partenza: dalla provinciale che da Castelsantangelo sale a Castelluccio, girate a Nocelleto (all'altezza del primo tornante); attraversato l'abitato di Nocelleto raggiungerete quello di Rapegna: lasciate l'auto dove vi è possibile.
Proseguite a piedi lungo la stessa strada che attraversa Rapegna, che ad un certo punto diventerà sterrata: lì è la partenza dell'escursione, siete a 800m slm.
Dopo alcuni tornanti la strada sterrata, che si inerpica sulla sinistra della vallata, si riporta sul fianco destro. E' ben visibile (vedi foto) un divieto: salite per questa via (è sentiero n. 30 sulla Carta del Parco).
La strada si fa più ripida tra faggete e cascatelle. Ad un certo punto i boschi si diradano e il sentiero spiana nella splendida valle del fosso di Pian Falcone.
Dal fosso, proseguite in direzione della cresta che vedete decisamente più in alto, inerpicandovi tra l'erba. La salita è un pò faticosa, ma ne vale decisamente la pena!
Giunti alla testata della valle (salendo su un tappeto di fiori), potete godere dell'ampia visuale su Castelluccio ed i suoi Piani, le Coste del M.te Vettore e la Val Canatra. Salite la cresta sulla vostra sx: vi porterà alla vetta del M.te Lieto (segnalata da un omino).
Dalla vetta del M.te Lieto potete godere della panoramica di tutto il versante occidentale dei Sibillini: dal M.te Bove al M.te Priora, dal M.te Porche al M.te Vettore, a coronamento della vostra fatica!
Dislivello totale in salita: 1100m
Consigli Difficoltà: medio-bassa (ma piuttosto lunga).
Tempo di percorrenza totale: 6 ore a passo "turistico".
Sconsigliata ai bambini per la lunghezza: in alternativa, la vetta di M.te Lieto può essere più facilmente e brevemente raggiunta dal sentiero che sale dalla Madonna della Icona (il n. Y sulla Carta del Parco).
Si raccomanda la carta del Parco; per le scorte idriche vi consigliamo di portare almeno 1,5 litri d'acqua a testa nel vostro zaino. Lungo la prima parte del percorso troverete, specialmente in primavera, delle sorgenti/cascatelle alle quali vi potete approvvigionare.
Proseguite a piedi lungo la stessa strada che attraversa Rapegna, che ad un certo punto diventerà sterrata: lì è la partenza dell'escursione, siete a 800m slm.
Dopo alcuni tornanti la strada sterrata, che si inerpica sulla sinistra della vallata, si riporta sul fianco destro. E' ben visibile (vedi foto) un divieto: salite per questa via (è sentiero n. 30 sulla Carta del Parco).
La strada si fa più ripida tra faggete e cascatelle. Ad un certo punto i boschi si diradano e il sentiero spiana nella splendida valle del fosso di Pian Falcone.
Dal fosso, proseguite in direzione della cresta che vedete decisamente più in alto, inerpicandovi tra l'erba. La salita è un pò faticosa, ma ne vale decisamente la pena!
Giunti alla testata della valle (salendo su un tappeto di fiori), potete godere dell'ampia visuale su Castelluccio ed i suoi Piani, le Coste del M.te Vettore e la Val Canatra. Salite la cresta sulla vostra sx: vi porterà alla vetta del M.te Lieto (segnalata da un omino).
Dalla vetta del M.te Lieto potete godere della panoramica di tutto il versante occidentale dei Sibillini: dal M.te Bove al M.te Priora, dal M.te Porche al M.te Vettore, a coronamento della vostra fatica!
Dislivello totale in salita: 1100m
Consigli Difficoltà: medio-bassa (ma piuttosto lunga).
Tempo di percorrenza totale: 6 ore a passo "turistico".
Sconsigliata ai bambini per la lunghezza: in alternativa, la vetta di M.te Lieto può essere più facilmente e brevemente raggiunta dal sentiero che sale dalla Madonna della Icona (il n. Y sulla Carta del Parco).
Si raccomanda la carta del Parco; per le scorte idriche vi consigliamo di portare almeno 1,5 litri d'acqua a testa nel vostro zaino. Lungo la prima parte del percorso troverete, specialmente in primavera, delle sorgenti/cascatelle alle quali vi potete approvvigionare.
Cliccare sulle immagini per vederle a 1024x768 punti