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passeggiate, sci, sport invernali, parco nazionale dei Monti Sibillini, Marche, Umbria, Appennini

Al Pizzo Regina
per celebrare i 100.000 visitatori!
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Oggi 26 agosto 2009 io (Marco), Paolo e un nostro amico di Camerino abbiamo deciso di raggiungere la vetta del Pizzo Regina a 2350 metri di quota partendo dal rifugio del Fargno. L'occasione è ghiotta per celebrare i 100.000 visitatori raggiunti dal nostro sito. Arrivati al Rifugio del Fargno per la strada che intelligentemente è resa carrabile nella stagione estiva, ci gettiamo sul sentiero di buona lena: d'altronde il primo tratto è ben tenuto e in lieve ascesa. Marco segna il passo deciso..la vetta di Pizzo Berro sembra vicinissima!
Sulla nostra destra un grande dirupo: è la Val di Panico, un tempo percorsa dal fondo alla testata. Il solo pensiero di quanta fatica abbiamo fatto a risalirla ci ricorda che i traguardi più arditi richiedono sempre sforzi unici.
Una piccola sosta è d'obbligo per dissetarci. Il sentiero ha cominciato a salire abbastanza ripido, e in molti punti è possibile spaziare con lo sguardo nelle valli verso l'ascolano o verso le altre vette che ci circondano.
Ecco infatti la Valle dell'Ambro. Siamo già molto in alto, risalire dal santuario fino a qua deve essere una bella camminata! Non si riescono a scorgere le sorgenti..ma noi sappiamo che sono appena più in basso, laddove le pareti delle montagne che la delimitano si fanno più vicine.
Proprio sotto il Pizzo Berro il sentiero devia per la Priora. Ad un certo punto però la salita si fa veramente ripida, il sentiero corre su una cresta abbastanza affilata. La croce, dopo la breve ma intensa fatica, appare un traguardo meritatissimo.
Una volta in vetta, con lo sguardo ripercorriamo il tragitto: è stato impegnativo salire. Niente che non sia alla portata di un buon escursionista, ma alcuni tratti richiedono particolare attenzione.
Dai 2350 metri della seconda vetta dei Sibillini si apre davanti a noi un panorama mozzafiato! Peccato che un po' di foschia ci impedisca di vedere tutta la costa marchigiana.
Lasciamo la nostra testimonianza sul quaderno dell'escursionista posto nei pressi della croce: grazie a tutti, 100.000!!!!! 
Nuvole scure si addensano all'orizzonte mentre finiamo di ristorarci. Sarà il caso di avviarsi. In montagna il tempo cambia molto velocemente e venire raggiunti da un temporale quassù non è cosa piacevole.
Al ritorno alcune pietre scivolano al nostro passaggio ma stando bene attenti non si corrono rischi. I dirupi ai lati non ci destano particolare timore.. anche se sono veramente profondi.
Sul sentiero del ritorno finalmente avvistiamo il rifugio: siamo abbastanza provati da 3 ore di cammino e molto affamati, dato che abbiamo preferito attendere fino al ritorno per mangiare... ma Polenta e lenticchie sono molto meglio di un panino!!
Dal rifugio è possibile affacciarsi su Casali, Ussita, e in fondo si intravede una torre nei pressi di Visso. Da lì siamo in Valnerina
Un bellissimo Sanbernardo si gode sulla porta del rifugio la bella giornata. Ma una sorpresa ci attende più avanti...
E' un bellissimo cucciolo, morbidissimo e affettuosissimo. Siamo a 1900 metri, nel valico carrabile più alto degli appennini, eppure qui, laddove ti aspetteresti solo pietre e sole, c'è un intero ecosistema fatto di insetti, erbe profumatissime, animali e un rifugio per esseri umani. Davvero un posto unico.
Sito e grafica by Paolo Grifantini
Testi e commenti by Marco Scarinci
Foto by Paolo Grifantini & Marco Scarinci
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