La Fonte della Jumenta
Vallelunga dalla Fonte della Jumenta | |
Percorso e dislivelli
Partenza: a 1650m slm, lasciata la vostra auto al parcheggio degli impianti sciistici di Monte Prata, prendete la larga carrareccia che sale verso i monti (è il naturale proseguimento della strada che avete percorso in auto). Sulla Carta del Parco è il sentiero n.6.
Proseguite lungo la larga carrareccia fino ad arrivare alla Fonte della Jumenta. Da lì proseguite lungo il sentiero che sale alla sx della fonte (è sempre il n.6, ma ora è diventato stretto).
Dopo una salita ripida ma abbastanza breve, il sentiero spiana proprio sotto al Monte Porche; lì vi ricongiungerete col sentiero n.1, quello di Passo Cattivo, che voi imboccherete sulla vostra sx. Il sentiero è sale per poco, fino ad arrivare ad una sella, che è la testata della Vallelunga. Siete ora a 2040m slm, il punto più alto dell'escursione.
Imboccate ora il sentiero che scende nella vallata sottostante: è il sentiero n.31: percorretelo fino a quando lo ritenete opportuno; a maggio-giugno qui si formano dei laghetti dallo scioglimento delle nevi.
Tornate indietro per lo stesso percorso.
Dislivello totale in salita: 600m
Consigli Difficoltà: medio-bassa.
Tempo di percorrenza totale: 2 ore e mezza a passo "turistico".
Per i bambini attenzione alla quota. Il percorso non presenta particolari difficoltà
Si raccomanda la carta del Parco; per le scorte idriche vi potete approvvigionare alla Fonte della Jumenta, all'inizio dell'escursione.
Proseguite lungo la larga carrareccia fino ad arrivare alla Fonte della Jumenta. Da lì proseguite lungo il sentiero che sale alla sx della fonte (è sempre il n.6, ma ora è diventato stretto).
Dopo una salita ripida ma abbastanza breve, il sentiero spiana proprio sotto al Monte Porche; lì vi ricongiungerete col sentiero n.1, quello di Passo Cattivo, che voi imboccherete sulla vostra sx. Il sentiero è sale per poco, fino ad arrivare ad una sella, che è la testata della Vallelunga. Siete ora a 2040m slm, il punto più alto dell'escursione.
Imboccate ora il sentiero che scende nella vallata sottostante: è il sentiero n.31: percorretelo fino a quando lo ritenete opportuno; a maggio-giugno qui si formano dei laghetti dallo scioglimento delle nevi.
Tornate indietro per lo stesso percorso.
Dislivello totale in salita: 600m
Consigli Difficoltà: medio-bassa.
Tempo di percorrenza totale: 2 ore e mezza a passo "turistico".
Per i bambini attenzione alla quota. Il percorso non presenta particolari difficoltà
Si raccomanda la carta del Parco; per le scorte idriche vi potete approvvigionare alla Fonte della Jumenta, all'inizio dell'escursione.
Cliccare sulle immagini per vederle a 1024x768 punti
La strada che da Visso giunge a Castelsantangelo sul Nera e poi sale verso Castelluccio è molto suggestiva. Per un primo tratto si spinge nel fondovalle costeggiando il fiume Nera, incuneandosi tra i pendii ripidi che dalle alte vette si bagnano nelle acque. Poi, superato rapidamente Castelsantangelo (ricchissimo di fontane, rocche e frescura montana) comincia a salire con una serie di tornanti che ci riservano scorci bellissimi sulla vallata. Come d'incanto siamo alla Madonna della Cona, dalla quale il panorama sulla stretta valle lascia il posto a quello più ampio su Castelluccio e le Coste del Vettore. Giriamo a sinistra in direzione delle piste di Monte Prata. Lungo una strada a dir poco scenografica ci sembra di ascendere al sole. Raggiungiamo il grande parcheggio dove partono gli impianti della stazione sciistica tanto tenacemente avvinghiata da sciatori e più metri di neve in autunno, inverno e primavera quanto ricca di fiori, pascoli e quiete in agosto. Avvistiamo facilmente una sbarra che ci invita a scendere dalla macchina per proseguire a piedi. Siamo a 1600 metri.