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Camminando sul groppone del gigante di pietra che incombe sulla città di Norcia questo senso cede il posto al desiderio di conquista dell'immenso. Per un attimo immaginiamo di poter conoscere e visitare ogni casa, ogni anfratto, ogni radura come se ci fosse concesso di poter rapidamente raggiungere ciò che possiamo abbracciare con la vista. |
Accanto al mondo enormemente grande dei monti e delle valli c'è quello più piccolo delle preziose varietà floreali. In mezzo all'erba è una continua esibizione di colori e profumi. |
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Iniziamo finalmente a scendere in direzione del valico di Forca Canapine. La piccola forcella che consente alla strada proveniente da Norcia di poter varcare verso Castelluccio e il Pian Grande è ancora lontana, ma ora scorgiamo l'inizio della stradina che ci guiderà fino al valico. |
Lo stradello sembra perdersi in una valle remota. Qualche mosca ci infastidisce ma il nostro incedere è deciso. |
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Basta distanziarci di qualche passo per sentirci raminghi tra i monti, anche se la strada ci guida sicura attraverso giri e saliscendi verso la nostra destinazione. |
Alla nostra sinistra l'avvistamento in lontananza di Castelluccio esaudisce la sensazione di circoscrivere il suo mare di boccioli e ci fa sentire appagati esploratori di una terra lontana. |
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L'aria fresca del mattino ha ceduto il posto ad un venticello caldo che accarezza le creste e culla le viole. |
Dopo una breve salita ecco in lontananza il rifugio Perugia: le vetture che attraversano il passo in questa torrida giornata di fine Giugno ci fanno riflettere sull'impellenza di un rilancio turistico. |
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In poco tempo attraversiamo la strada e ci proiettiamo verso il Pian Grande... |
...scortati da maestosi alberi. Ci prepariamo alla nostra immersione nei fiori. |
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