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Con attenzione valutiamo sulla carta il percorso da seguire prima di salire più in alto. Siamo quasi a 1600m slm: alle nostre spalle, sullo sfondo, possiamo avvistare il monte Val di Fibbia. |
Il Monte Rotondo sembra sbarrarci la strada e la sua cresta sembra distante e inaccessibile, ma noi imperterriti e armati di pazienza iniziamo ad arrancare su per i ripidi prati vellutati. |
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Fiori di ogni genere ci meravigliano per il rigoglio dei loro colori |
e formano una odorosa compagnia che ci conduce tra i muschi e le erbe montane. |
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Giunti ad una sella ci accorgiamo che imponenti nubi sovrastano il monte Croce di Monte Rotondo; in montagna il tempo cambia spesso, ed a queste altitudini gli addensamenti nuvolosi sono allarmanti. Ci sentiamo come forestieri incautamente colti in flagrante mentre scorrazzano in un regno a loro non permesso. |
Ormai prossimi alla vetta, avvistiamo gli 'omini', cioè dei sassi che sono stati generosamente ammassati, e che ci segnalano la via. |
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Alla nostra destra il profilo del Monte Bove si erge maestoso ed erto e le sue guglie protendono al cielo come se volessero graffiare le nuvole. |
Dai nostri volti contratti la fatica pian piano scompare e i lineamenti si distendono alla vista della cima: 2102 metri non sono molti, ma sembrano un traguardo dolcissimo. |
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E' proprio Monte Rotondo! |